Debbo confessare ai lettori l’estremo imbarazzo che provo in questi giorni: vedere gli articoli dedicati ad Adro, paesotto bresciano balzato agli onori della cronaca perché il sindaco leghista ha sospeso la mensa scolastica a chi non paga, mi dà un senso di repulsione. Non verso il primo cittadino o gli abitanti del piccolo comune, ma nei confronti di molti miei colleghi giornalisti, i quali seduti comodi alla loro scrivania commentano fatti che appena conoscono, emettendo sentenze di razzismo e intolleranza contro un’intera comunità, la quale non ha alcuna colpa, se non quella di pretendere il rispetto delle regole[...] E i bambini, i bambini innocenti che si vedono discriminati a tavola?, domandano con le lacrime agli occhi nelle loro poltrone imbottite direttori e inviati? [...] E se invece fosse un bene far capire già sui banchi di scuola che il reddito non ci ha fatti tutti uguali? Vi lamentate dei figli bamboccioni e poi non siete in grado di dire che le differenze ci sono? E poi, se siete così addolorati, fatela voi la carità e non pretendete che anche quella sia pubblica e a carico dello Stato e del Comune. Editoriale di Maurizio Belpietro
ninnananna X piccoli pretenziosi