Ieri siamo andati al canile di Erba,il luogo che, per pochi giorni, aveva messo il palio la nostra Lilla.
Ci andammo un sabato,verso le 15 e sono convinta che,se fossimo arrivati solo un'oretta più tardi,non l'avremmo incontrata sulla nostra strada,o addirittura,l'avremmo vista già adottata da altri.
Ieri c'era un raduno fra persone che hanno avuto e hanno a che fare con il canile: molti giovani che si dedicano a far sgranchire le zampe - ci vuole una tessera che costa 10 euro l'anno perchè portare i cani a spasso è un privilegio-, affidatari di cani e persino qualcuno che ha portato un cane al canile,piuttosto che abbandonarlo per strada.C'era anche una coppia che aveva portato a casa un bel cagnone, una sorta di sanbernardo nero-focato, ma che ha dovuto restituirlo perchè il cane di casa,già a sua volta adottato, non ne ha voluto sapere del rivale,tanto che era scappato ed era ritornato al canile; ora loro si sentono in dovere di andare a trovare l'escluso,per viziarlo un po'.
Ho riconosciuto il tale che portò Lilla al canile,quella specie di rigattiere-allevatore che se ne era disfatto e che avevo interrogato durante le mie indagini.Giorgio l'ha avvicinato (io no,combattuta tra il dargli una mazzata e gettargli le braccia al collo per il dono che mi ha fatto,senza volere) e gli ha chiesto se riconoscesse la cagnola e lui ha risposto che sì, in effetti somiglia molto ai suoi e se l'aveva portata lì doveva essere senz'altro per la sua docilità: un cane troppo timoroso e dolce,insomma.
La struttura del canile è in mezzo alla campagna e accanto vi passa un fiumiciattolo. Quando i cani son tutti rientrati nel canile,abbiamo liberato Lilla e...uno spettacolo:si è messa a correre come una gazzella - la veterinaria ha detto che ha le zampe prensili, tipiche del levriero- saltando e risaltando da una riva all'altra il ruscello, compiendo dei giri ad una velosità pazzesca,frenando a volte di botto la sua corsa e slittando nell'erba bagnata tanto da inzaccherarsi tutta.Quello là è rimasto incantato e non gli ho fatto il gesto dell'ombrello perchè sono una signora.
Una volta a casa, le abbiamo fatto il bagno.
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